Ecco la vicenda del ritrovamento di un Amiga 2000, la relativa anlisi e le operazioni per renderlo nuovamente operativo.
Operazioni effettuate Da Michele e Alessandro a San Benedetto Del Tronto nell'estate 2007.
Modello: AMIGA 2000
Luogo di ritrovo: Cantina (molto umida)
Sintomi: nessun segnale audio/video, accensione del led power e ventola alimentatore.
Aprire il case svitando le 5 viti a croce (una centrale nel retro e due nei lati sinistra e destra) tirarlo leggermente in avanti e sollevarlo leggermente per poi sfilarlo verso il retro del computer per evitare di scollare la spugna di protezione attaccata nella parte superiore del coperchio.
All'apertura lo spettacolo era agghiacciante! Polvere ovunque, insetti morti, nidi di ragno, ruggine e batteria tampone completamente andata con corrosione dall'ossido su ampia parte della scheda madre e di altri componenti compreso il processore 68000.
Ma non solo brutte notizie. I due floppy da 3,5” e quello da 5” e ¼ sembrano buoni. La motherboard è una REV 6.2 (non male), scheda aggiuntiva SCSI con HD e RAM e una bella Commodore A2286 per l'emulazione di un pc 286.
Estrarre la scheda Commodore A2286 e la scheda SCSI con l'HD svitando le viti di aggancio e sfilandole da connettori Zorro2 della scheda madre dell'A 2000.
Togliere il castello con i floppy e l'alimentatore svitando due viti sul davanti e due viti sul lato posteriore. Fare attenzione che il supporto è anche ad incastro con delle alette metalliche. Ci preoccuperemo più tardi di questi componenti… ritorniamo alla scheda madre.
Dissaldare immediatamente la batteria tampone (NI Ca Nikel Cadmio) che ha causato l'ossidazione di parte della scheda madre smaltendola come previsto per i materiali tossici.
Spolverare la scheda con un pennello di setole morbide non sintetiche (perché causano accumulo di corrente statica) in modo da eliminare la polvere e le sporcizie, aiutarsi anche con un aspirapolvere stando attenti a non fare danni. Lavare la parte ossidata versando dell'aceto (il meno costoso che esiste, meglio aceto di vino bianco) sulla scheda e strofinare con una spazzola (setole medio-dure). Notare la reazione dell'acido acetico con l'ossido (si forma una schiuma con delle bollicine). Sciacquare con altro aceto e strofinare. E' possibile pulire i piedini degli integrati con uno spazzolino con setole ramate in modo da grattare via l'ossido in maniera più forte. Fare attenzione però a non romperli. Sciacquare la scheda con dell'acqua corrente per togliere l'aceto e l'ossido. Asciugare abbondantemente tamponandola con un panno asciutto e poi con un phon evitando di indirizzare il getto di aria calda per troppi secondi sempre sullo stesso punto. Scuotere la scheda per far fuori uscire eventuali gocce rimaste sotto gli zoccoli degli integrati. Asciugare nuovamente. Un buon procedimento di asciugatura può impiegare anche una ventina di minuti. E' consigliabile lasciare la scheda asciutta inattiva per qualche ora magari alimentandola per le prove il giorno dopo.
Smontare gli integrati dallo zoccolo (processore 68000 e FAT Agnus compresi) e pulire con una spazzola gli eventuali piedini e zoccoli ossidati. Spruzzare dell'antiossidante sui piedini degli integrati e sui zoccoli nella scheda madre. Fare attenzione al chip Agnus che è particolarmente odioso da estrarre e che la maggior parte delle volte viene inserito in modo scorretto in quanto i piedini sono su tutti e quattro i lati (prendere nota della tacca di riferimento su tutti gli integrati che corrisponde alla tacca serigrafata sulla mainboard o nel caso del fat agnus corrisponde all'1 serigrafato sulla mainboard).
Procurarsi una batteria NI MH da 3,6 VCC per sostituire quella dissaldata in precedenza in modo da ripristinare le funzioni del clock. Saldare la batteria come la precedente con i 3 piedini (due per il positivo e uno per il negativo).
Assicurarsi che il circuito del clock funzioni correttamente testando con l'ausilio del tester la batteria e l'integrato generatore di clock posto accanto. Mettere un polo del tester nel negativo della batteria e con l'altro polo toccare uno ad uno i piedini dell'integrato finché almeno su uno di essi non si legge una tensione di poco inferiore a quella della batteria.
Controllare con il tester i fusibili presenti nella scheda madre (denominati come F1, F2 ecc) che sono posti vicino alle porte seriale parallela video e joystick del computer.
Controllare con l'uso del tester l'alimentazione che il nostro alimentatore è in grado di fornire. Prendere un molex uscente dall'alimentatore e inserire un polo del tester nel segnale negativo e l'altro nel primo estremo a sinistra per testare i 5 Volts e poi nel primo a destra per testare i 12 Volts. Se i valori sono sballati è necessario tarare l'alimentatore.
Aprire quindi il coperchio svitando le apposite viti (di solito 6) e muovere con l'apposito cacciavite il trimmer di regolazione dell'alimentatore. La Commodore di solito sigillava questo trimmer con della cera in modo da evitare manomissioni. Togliere in caso questo sigillo con un cutter.
Riprovare con il tester i valori finchè non si raggiunge la solgia voluta.
Il tester indicava che al posto dei 5 Volts venivano erogati 4 Volts e che invece dei 12 ne uscivano solo 11. Si è proceduto con la rottura del sigillo e con la regolazione del trimmer finché i valori non sono ritornati sulla norma.
Alimentare (anche in modo volante per ora) e collegare un monitor all'uscita video del A2000. Accendere e pregare.
Se dopo alcuni secondi arriva la schermata è stato fatto un ottimo lavoro.
Ecco alcuni sintomi di non funzionamento:
1) Schermo nero nessun segnale:
Controllare che gli integrati siano inseriti correttamente nei zoccoli.
2) Schermo giallo o verde
Controllare che il FAT Agnus sia inserito correttamente. Rimuoverlo e reinserirlo con cautela.
3) Fiammata o botto
Probabilmente non avete asciugato bene e/o si è verificato un corto circuito.
E possibile battere con le nocche della mano sopra gli integrati per pressarli in modo corretto nella loro allocazione o per scrostare l'eventuale ossidazione che impedisce la conduttività del componente nella profondità dello zoccolo.
Si potrebbe verificare, a computer acceso senza nessun segnale, che battendo sui componenti arriva il segnale a video, o viceversa, cioè che mentre si ha il segnale corretto a video battendo sugli integrati questo scompaia o restituisca un guru meditation il tipico messaggio rosso di errore. In entrambi i casi è sintomo di mal posizionamento o incrostazione degli integrati. Quindi rimuoverli, pulirli e reinserirli.
Al primo tentativo si notava l'avvio (grigio scuro, grigio chiaro, bianco) anche se la schermata della richiesta del Workbench non arrivava. Dopo alcune pressioni sui componenti il segnale è arrivato. Battendo però sugli integrati il segnale non era stabile. Si è proceduto con una nuova pulizia degli integrati processore 68000 compreso. Al secondo tentativo il computer si è avviato correttamente in modo stabile.
Collegare il disk drive dedicato all'amiga (in genere il primo a destra) e testarlo con il caricamento di un floppy. Se il caricamento va a buon fine non c'è problema, se il caricamento si avvia ma dà errore o si blocca è probabile che sia necessario pulire le testine del lettore, se il floppy non viene affatto visto probabilmente il lettore è da sostituire.
Smontare il lettore floppy dal supporto (svitando anche la vite che a volte è nascosta sotto il sigillo del floppy). Aprire il lettore togliendo il coperchio superiore mediante le due viti laterali. Soffiare e spolverare per eliminare polvere e impurità e pulire le testine con un bastoncino cotonato bagnato da Alcool Isopropilico. Se necessario aggiungere del grasso siliconato sui braccetti guida delle testine e sull'albero motore passo passo (può essere di più facile reperimento anche l'alcool denaturato al posto dell'isopropilico (non eccedere, e usarlo solo per la pulizia testine) e il comune olio per macchine da cucire tipo singer (in questo caso bagnare una garza con quest'olio e passarla sui braccetti guida delle testine e sull'albero motore passo passo.
Al primo tentativo il floppy iniziava la lettura del dischetto ma restituiva sempre errore. Dopo la pulizia delle testine andava meglio ma leggeva un floppy su tre ed emetteva rumori sospetti. Dopo l'aggiunta del grasso siliconato e di un ulteriore pulizia il floppy legge correttamente tutti i dischetti.
Inserire la scheda SCSI con l'HD e accendere l'Amiga 2000.
Se l'HD inizia a girare e il sistema si carica siamo fortunati.
Per il funzionamento di queste schede si consiglia di controllare le info su questo sito: http://amiga.resource.cx/
Ecco alcuni sintomi di non funzionamento:
1) L'HD non parte.
O è guasto o la scheda SCSI non è funzionante. E' possibile analizzare i componenti della scheda SCSI per trovare l'eventuale componente guasto per sostituirlo.
2) L'HD parte ma non viene caricato niente e il computer si blocca
Non c'è sistema (o se c'è è corrotto) all'interno dell HD, o l'HD collegato non è compatibile con la scheda SCSI.
3) L'HD parte e si avvia il sistema ma rileva sempre un errore che blocca il caricamento.
Il sistema è installato male o è corrotto.
L'HD si è avviato al primo tentativo. Inserendo un floppy di utilità si è rilevato un HD da 40 MB con basso transfer-rate con preinstallato il Workbench 1.3.
Inserire la scheda Commodore A2286 e collegare le altre periferiche (lettore 3,5” e 5” ¼) facendo attenzione al verso delle piattine.
Accendere l'Amiga 2000 e sperare che l'aggiunta non causi errori vari.
Per il funzionamento di queste schede si consiglia di controllare le info su questo sito: http://amiga.resource.cx/
Ecco alcuni sintomi di non funzionamento:
1) L'Amiga non si avvia più.
Probabilmente la scheda è danneggiata.
2) L'Amiga si avvia ma viene restituito un errore prima del caricamento del sistema.
Probabilmente la scheda aggiuntiva cerca di compiere alcune operazioni che provoca l'errore in fase di startup.
L'Amiga si è avviato normalmente ma veniva generato un errore dopo l'apertura del CLI. La scheda A2286 aveva delle istruzioni in fase di startup che andavano in conflitto con il caricamento del Workbench 1.3 in quanto non era stato istallato correttamente il software di questa scheda. La soluzione è istallare il software per la scheda A2286 dal sito su richiamato le operazioni da effettuare per configurare correttamente questo tipo di scheda sull'Amiga 2000. Per velocizzare l'operazione è stato editato e variato il file “startup-sequence” da una shell dell'AmigaDOS e disabilitata la scheda AA2286. In questo modo l'Amiga 2000 si avvia senza problemi come se la scheda aggiuntiva non fosse collegata.
Fissare con attenzione tutte le parti della scheda madre, del supporto floppy e alimentatore e chiudere con il coperchio l'Amiga 2000. Avvitare le 5 viti per fissare il case.